"Quest'inverno Milano è stata (e presumibilmente sarà) imbiancata più volte dalla neve, cosa che non avveniva da anni. I non giovanissimi ricorderanno invece che, durante la loro beata infanzia ed adolescenza, a Milano nevicava piuttosto regolarmente ogni inverno, tanto che il Comune organizzava ogni anno il reclutamento degli spalatori avventizi.
Lo si vede anche in "Rocco e i suoi fratelli", famosissimo film neorealista ambientato negli anni '50, in cui i protagonisti si svegliano una mattina con la neve e corrono subito presso il Centro di raccolta per essere assunti come spalatori e guadagnare qualcosa.
Venivano affissi in ogni zona appositi annunci riportanti le norme di reclutamento, i punti di accettazione degli spalatori e la remunerazione giornaliera. Per la mia zona il punto di raccolta era il centro della Nettezza Urbana che si trovava sul retro dell'attuale istituto Caterina da Siena, fra viale Lombardia e via Andrea Costa, lato case Aler.
Ci si presentava molto presto al mattino, venivano formate tante piccole squadre al comando di un operatore ecologico, ogni spalatore riceveva un mantello impermeabile arancione con cappuccio ed una pala od una spatola raschianeve (simile ad un rastrello, ma con una piastra metallica al posto dei denti) e poi ci si recava nella zona assegnata e si lavorava fino alle 17 circa.
Finito il lavoro tornavamo in via Andrea Costa, consegnavamo la pala, ritiravamo i danée ed andavamo con Dio stanchi ma soddisfatti ;-).
Se la memoria non mi tradisce, negli anni '70 la paga giornaliera doveva essere intorno alle 7000 lire, domenica e festivi 10000, il che non era niente male soprattutto se nevicava abbondantemente e quindi si poteva lavorare più giornate . La maggioranza eravamo studenti e disoccupati, ma c'era chi prendeva ferie dal lavoro per farsi la giornata spalando fra chiacchiere e scherzi.
Bei tempi, quando l'inverno era inverno, e c'erano ancora le mezze stagioni, ed era tutto più semplice e....... :-)))
RB
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"L'educazione è l'arte di saper scegliere tra i propri pensieri"
(Madame De Stael)
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