oggi pomeriggio, grazie al fatto che la maggior parte degli amici e parenti erano impegnati in attività prenatalizie, chi a far compere chi già a festeggiamenti vari, mi sono trovata in assoluta tranquillità e solitudine. Ed ho deciso di dedicarmi a un lavoro che rimandavo da tempo.
Ho una cassettiera di quelle grandi, ampie, di dimensioni adeguate per tenere i disegni distesi, che era diventata oramai impraticabile per la quantità di fogli archiviati, la maggior parte aperti, ma anche chiusi in rotoli stretti.
l'ho affrontata col coraggio disperato di chi sa che deve fare un lavoro ma non sa da che parte incominciare nè come procederà, ma soprattutto sa che dovrà affrontare il dilemma del che cosa conservare e cosa buttare.
Un cassetto alla volta ha vomitato carte e disegni e io mi sono ritrovata tra le mani progetti di case di cui mi ero dimenticata, appartamenti che magari avevano già cambiato proprietario, bozze di disegni dell'università e primi schizzi del progetto di tesi.
anni di lavoro su carte che odoravano come odorano le vecchie carte da gioco. ormai completamente presa dal voler far ordine ho incominciato a scartare tutto quasi con stizza, fastidio di avere ancora cose così vecchiem, quasi a voler tagliare con una parte del mio passato.
ho riempito un intero bidone della spazzatura, più metà di quello della carta. un tempo gli architetti conservavano tutti i più piccoli schizzi per quando sarebbero diventati famosi...di Carlo Scarpa ce ne sono di bellissimi....

io ho liberato due cassetti, andranno benissimo per tenerci le camicie

Elena