"Ho finito di leggere La fossa comune, di Sandro.
Cose che mi sono piaciute:
la trama, i personaggi, l'architettura del racconto che riesce a incardinare la storia individuale del protagonista con la Storia della Russia e di quel particolare momento storico. Mi è piaciuto come il personaggio principale emerge senza descrizioni particolari, ma dalla narrazione del suo vissuto e degli avvenimenti, bello anche come le sue esperienze personali riecheggiano un po' la nostra storia. Poi mi è piaciuta l'attenzione alla psicologia e alle percezioni del personaggio, con quel precipitare degli eventi e della sua consapevolezza in una vicenda che culmina nel momento in cui lui non si sente neanche più padrone di se stesso, è tutt'uno con la storia, fino alla fine.
Cose che non mi sono piaciute tanto: lo stile, volutamente colloquiale, lessico del linguaggio comune, parole del registro amicale, gergale, popolare, molte esclamazioni, frasi fatte; e la scelta del punto di vista: la narrazione è in terza persona, ma c'è una totale adesione alla soggettività del protagonista (si sa cosa pensa, sente etc.). E' una narrazione oggettiva, ma in realtà soggettiva.
Quindi praticamente ciò che mi è piaciuto meno appartiene all'ambito dello stile, voglio dire della scelta stilistica, che è quindi molto personale.
Per il resto, càspita, un lavoro davvero imponente
Stefania |
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