"Quando è da un po' che mangio di corsa la sera perchè devo poi uscire, quando è da un po' che cucino per grandi numeri, quando mi scontro con la stupidità altrui, viene il momento di prendermi una sera libera, andare a fare la spesa seguendo i richiami dei profumi e dei colori dei banchi del mercato col cuore dello stomaco, e prepararmi una cena che nel muover le mani mi sgombri la testa da tutte le seccature e nel gratificarmi il palato mi metta in pace col mondo :-)
e così ieri sera sono tornata a casa con un cespo di cardi gobbi, piccino perchè era per me sola, e un branzino che luccicava di freschezza, decisa a sposarli insieme in una pietanza che esaltasse i profumi delicati di entrambi in un corretto equilibrio di sapori
ho trovato nei miei libri la rustica ricetta pugliese di una zuppa di cardi con la pancetta, ho pensato che poteva funzionare cambiando gli ingredienti principali pur mantenedo la medesima procedura di preparazione, il cardo gobbo sostituiva i cardi normali e le carni del branzino la pancetta.
dopo aver messa in frigo una bella bottiglia di vino di uve di Timorasso, vitigno autoctono delle valli tortonesi, e che provenendo da un uterritorio di passo tra piemonte e liguria ben si accompagna al cardo piemontese e al pesce di mare, mi sono messa al lavoro
ed ecco qui il branzino il cardo e il timo, che darà quel profumo di sottofondo che esalta quello degli ingredienti principali

per prima cosa ho mondato i cardi, li ho lavati in acqua acidulata con succo di limone li ho tagliati a pezzi e li ho messi a lessare in poca acqua.

mentre cuocevano, ho sfilettato il branzino utilizzandone gli scarti per preparare un po' di brodo con una carota un pezzo di sedano prezzemolo e un po' di cipolla

quindi ho tagliato a piccoli pezzi i filetti e li ho messi a soffriggere dolcemente in una casseruola a bordi alti, in due cucchiai di olio con uno scalogno e qualche foglia di timo tritati e uno spicchio d'aglio schiacciato, il tutto posto sul fuoco a freddo

Quando il tutto si è insaporito ho aggiunto giusto un'idea di polpa di pomodoro, un vago ricordo del sole dell'estate ci vuole...

ho scolato i cardi ormai cotti. e li ho passati al mixer, senza però ridurli in una poltiglia fina, mantenendoli un po' rustici e aiutandomi nel tritarli con un paio di cucchiai dell'acqua di cottura.
poi li ho uniti al resto, amalgamando gli ingredienti con delicatezza perchè non si disfacessero troppo i bocconi di pesce.

a quel punto era pronto il fumetto di pesce che è andato a legare ed ad ammorbidire il tutto, dando alla preparazione la consistenza di una zuppa.

Ho fatto andare, coperta, piano piano la minestra per una decina di minuti perchè i sapori si fondessero tra di loro. ho preparato due fette di pane tostato nel piatto

che poi ho coperto con la zuppa pronta

stappato il vino, che nel frattempo aveva raggiunto la giusta temperatura, ho brindato alla mia...e mi sono immersa nella minestra che aveva conservato una consistenza rustica, con i pezzi di pesce e di cardo riconoscibili anche al palato, e con un bouquet di profumi e sapori che risollevavano l'animo e gratificavano le fatiche della cuoca!
Elena
Una cieca e inflessibile mancanza di disciplina
in ogni tempo costituisce
la vera forza degli uomini liberi
--Alfred Jarry--
|
"
|
|
| |
|