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Il caso di Beppe Grillo dovrebbe scatenare un furioso dibattIto tra noi, intendo qui di rcm, per almeno un paio di buoni motivi:
1) Il travolgente successo della sua rete ha un nome e un cognome: telematica civica
2) Grillo ha appreso proprio qui in quei primi anni di sperimentazione come si può usare e come NON VA usata la telematica civica
Essenzialmente il telaio della sua organizzazione è un servizio di aggregazione civica su web che si chiama MeetUp [ http://www.meetup.com/ ]
Il suo cuore è esattamente consentire alla gente di incontrarsi fisicamente città per città e paese per paese
I meet-up sono raccordati a livello nazionale e automoderati dagli iscritti, e si interfacciano anche con la telefonia mobile
Il servizio consiste di un forum tematico con tools appositi per generare riunioni e incontri, ci si iscrive nominalmente, si pubblica un resumè con fotografia, e si viene convocati agli incontri fisici tra aderenti al movimento attraverso un messaggio di posta elettronica o direttamente sul web, in cui si specifica se si parteciperà, si, no, forse, e con chi e quanti altri; il tool descrive luogo dell'incontro, orario, mappa stradale, mezzi, parcheggi e quant'altro per raggiungerlo
Mi ci sono iscritto da quando è nato, devo ammettere, più per la curiosità del mezzo di comunicazione che per affezione a Beppe Grillo, che pure adoro
Ne ho ricavato una grande quantità di conferme a quanto ho sempre ritenuto essere il possibile piano di sviluppo e penetrazione della telematica civica, e cioè:
- che fosse una vere rete, senza altro centro che quello promozionale e di servizio
- che fosse nazionale, e quindi per sua natura capace di produrre visibilità e di rendere impossibile una sua occhiuta 'direzione' analogica localizzata
- che si interfacciasse a tutte le altre risorse di rete (Blogs, p2p, etc) in assoluto spregio di qualsiasi copyright
- che si proponesse di esercitare controllo popolare diretto dal basso sulle autorità e non già farne megafono o peggio ancora dipenderne economicamente
- che non si basasse su personale fisso nè promotori identificabili interessati a trasformarsi in un ceto conservatore di status o di correttezza politica
- che si offrisse alla solitudine dell'uomo globalizzato come occasione incessante e non selettiva di incontri fisici sul territorio
Il 'fenomeno Beppe Grillo' è questo, semplicemente questo, la scoperta che per collegare 220 città in teleconferenza all'epoca della banda larga non serve niente altro che i nostri pc, come non ha costi comporre o distribuire libri, film, cd o qualsiasi altro strumento di comunicazione convenzionale, e che il professionismo parassitario informatico non serve più intanto a sostituire la rete tradizionale dei partiti politici convenzionali o la stampa cartacea, ma neppure all'agglutinazione necessaria e sufficiente di know-how in qualsiasi campo del sapere per raggiungere e superare il potere politico, amministrativo, mediatico, tecnico, di un regime occidentale di fascia bassa come il nostro
Quando Grillo ridicolizza i politici, usa semplici aneddoti sul loro analfabetismo telematico e la folla capisce, più e meglio che con la consueta retorica, quanto siano congnitivamente ormai creature obsolete: sono analfabeti informatici, Bertinotti che riceve da grillo un portatile chiuso e gli replica che ne preferirebbe uno senza il coperchio, Sgarbi che trascrive l'e-mail chiedendo se 'chiocciolina' si scrive con due C, il ridicolo blog del patetico ministro per l'attuazione del progetto, quella gente capisce e ride, perchè è lì grazie all'IT e non può più concepire che un ministro si vanti di non saper accendere un PC
Ormai la massa critica perchè tutti si accorgano cos'è internet e cosa ci si può fare VERAMENTE si è formata, e il ballo inizia ORA; presto la gerontocrazia che ci ha somministrato questo orrido sistema castale capirà a sue spese cos'è il digital divide.
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