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RANDY
Scritto da Robert Landon, pubblicato da Oliverio Gentile il 10-09-2007 alle 13:48
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RANDY

C’erano sette gatti nel cortile dell’ospedale, probabilmente erano molti di più ma io non l’avevo mai visti e, in ogni caso, m’interessavano i sette che vedevo dalla finestra della mia stanza.
I primi sei li battezzai con scarsa fantasia Uno e Una, Duo e Dua, e Tris e Tria, erano sicuramente fratelli dato che erano più o meno tutti delle stesse dimensioni e variavano soltanto per la quantità di macchie nere su sfondo bianco. Erano anche, presumibilmente, figli di Randy che era completamente bianco con soltanto la punta della coda nera e una piccola macchia tra le orecchie.
Randy era un solitario, e a me piacciono quelli che bastano a se stessi, s’aggirava per quel cortile senza mai nemmeno annusare gli altri sei. Quando un’infermiera gattofila metteva fuori gli avanzi di cibo era sempre lui ad avere la prima scelta e gli altri non osavano avvicinarsi più che tanto. I cortili degli ospedali offrono sempre l’opportunità di trovare del cibo, non foss’altro che nei mucchi di spazzatura che giacevano in attesa del camion della nettezza urbana.
Lo chiamai Randy perché era un’abbreviativo di “randagio”, e lui lo era sicuramente, e furbamente aveva sentito da lontano l’odore di cibarie e aveva preso domicilio tra quei cortili., anche sentendosi molto più sicuro con appena qualche sporadica ambulanza che non nel caos di automobili, autobus, tram e quant’altro della zona di Fatebenefratelli.
Non vedevo l’ora di essere dimesso perché mi ripromettevo di tentare di dargli una grattatina tra le orecchie e sul naso, certo com’ero che da me l’avrebbe accettato sentendo una sorta di comunanza “spirituale”.
In fondo sono un randagio anch’io, e appartengo a una famiglia di randagi. Questa casa, in cui abito ormai da poco più di dieci anni, è quella in cui sono rimasto più a lungo. Mio padre ha cambiato tre mogli e una ventina di case da quando io sono nato, e mio fratello ha lavorato in paesi remoti dai Caraibi all’India, dall’Arabia Saudita al Kuwait, e infine in Inghilterra e in Galles dove però ha cambiato quattro volte casa per finalmente decidere su una bella casa di campagna, tipicamente British, nelle vicinanze di Shropshire.
Purtoppo quando finalmente fui dimesso non lo vidi, ma dovrò tornare per un controllo e lo cercherò ancora.
Questa la mia breve storia di un amore gattofilo.
ROB

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