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L'onda lunga dell'edificazione che spiana le radici storiche della nostra antichissima metropoli avanza inesorabilmente.
Anche Lampugnano se ne va per sempre: le ruspe - con una velocitą sorprendente - hanno completato in due (2|!) giorni la demolizione delle ultime tracce dell'antico borgo di fronte al Palavobis.
I pił ingenui potranno pensare: era ora! Un vecchio rudere finalmente sostituito da un complesso moderno degno di una metropoli moderna...
Anche l'antichissima Cascina San Bernardo a Chiaravalle, grangia cistercense, viva e vitale ancora pochi anni fa, č ora un vecchio rudere in rovina...
Qualsiasi antica vestigia - anche i Navigli, Sant'Ambrogio e persino il Duomo - se lasciati degradare, potrebbero fare la stessa fine.
Cascina Linterno - preceduta dalla storica cascina Airaghi di Quinto Romano e dal portale barocco di Quarto Cagnino - č sulla stessa strada.
Qui pare che sistemare i tetti sia un'impresa impossibile e i ponteggi stazionano da mesi completamente inattivi.
Chissą? Potrebbe anche arrivare il nubifragio giusto per chiudere definitivamente la partita e lasciare ai ricordi un luogo ingombrante, sopravvissuto con la sua splendida antica agricoltura alla civiltą del businnes, dei mass media e della moda.
Praga, Vienna, Parigi, Londra, Salisburgo...sono altri pianeti gestiti da gente sempliciotta, ma noi abbiamo molto di pił... l'esclusiva dell'invenzione del dopoguerra per legalizzare i palazzinari: si chiama "muro di gomma" e permette di distruggere senza pietą e senza che emerga un responsabile...
Il degrado č una vecchia carta delle "volpi immobiliari" che conoscono benissimo il basso livello culturale generalizzato e puntano soprattutto sulla repulsione provocata da un luogo (magico e pieno di storia ma indifeso dall'apatia del cittadino comune) volutamente reso fatiscente e quindi facilmente sostituibile con un complesso edilizio moderno.
Bel colpo, uomini che gestite un patrimonio di innumerevoli generazioni!
Oggi vi sentite i pił furbi, ma verrą il momento che dovrete guardarvi allo specchio...e non vorrei essere nei vostri panni.
D'ora in poi troveremo l'antico Lampunianum Monasterium solo nella descrizione del "Liber Sanctorum Mediolani" di Goffredo da Bussero del XIII secolo.
Massimo de Rigo
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