"Un altro anno è passato e RCM cresce, nonostante tutto.
Ad esempio nonostante il Comune continui a farsi gli affari suoi con un sito che, pur strapagato dai cittadini milanesi, non fa crescere minamente la comunità milanese né in termini di coesione né in termini di servizi erogati.
Da quando sono entrato in RCM, era la fine dell'89, ho visto crescere e cambiare questa piccola comunità telematica nella direzione di una maggior utilità alla città ed al territorio. Sono stati concepiti progetti nuovi, come quelli rivolti alle associazioni ed alle piccole imprese. Ho visto per ben due volte la rete impegnata a dare la voce ai candidati che nella città volevano proporsi ai cittadini per rappresentarli in Comune e nel Consiglio di Zona ed ora la rete si candida ad essere lo spazio per chi intende partecipare direttamente alle attività dei Consigli di Zona e dei comitati in città. Molti altri progetti concepiti da singoli e da associazioni si sono sviluppati nel tempo trovando spazio adeguato in RCM: da "Milano per l'Uomo" a "Casa Sicura", da "L'Unione di Milano" (nata non per iniziativa dei partiti ma da chi ai partiti ha dato supporto in rete) a "Comitati Zona Sud Milano" (poi diventata Rete
dei Comitati di Milano), ecc... .
Diversi politici hanno aperto le loro linee dirette, facendoci conoscere le loro idee e facendosi conoscere dai cittadini arricchendo tutti noi di qualche idea in più anche quando non ne condividiamo i punti di vista. Qualcuno fra questi è stato rieletto, altri no. Ma tutti hanno contribuito a farmi apprezzare molto di più questa rete di Milano che resiste nonostante numerose cosiddette "reti civiche" abbiano perso la loro origine di comunità telematica diventando reti delle amministrazioni locali o, più semplicemente, chiudendo.
Mi piacerebbe che l'anno nuovo, oramai superate le ragioni che nel passato hanno portato questa piccola comunità a dividersi, ritrovasse nuovamente protagonisti della vita in RCM tutti coloro che per diverse ragioni se ne sono allontanati o si sono messi in disparte, a torto o a ragione. Così come mi piacerebbe che nascesse una nuova solidarietà fra le singole residue reti civiche in Italia e non solo, in grado di favorire il rilancio delle comunità telematiche fra i cittadini e nel territorio.
La mia speranza è di veder crescere la rete nel territorio milanese e lombardo (nelle amministrazioni, nelle aziende, nelle associazioni), così com'è quella di veder nascere in rete nuovi spazi di conoscenza e di cultura locale.
Sarebbe singolare che i temi del federalismo, parola che rischia sempre di apparire vuota di significato finché non si sostanzia nell'autogoverno, non trovino sostanza nel rilancio delle comunità locali e che le reti telematiche non trovino un loro nuovo protagonismo in questo rilancio. Lo spazio per crescere in questa direzione, a mio avviso c'è. Ad esempio sul fronte dei piccoli comuni. Questi hanno finalmente attraversato il guado e si sono attrezzati per essere presenti in Internet con un proprio sito, gli manca quel qualcosa in più che contribuirebbe a fare della loro presenza in rete un valore aggiunto per la loro organizzazione territoriale, sociale ed economica. Quella di una Rete Civica proiettata, con i propri servizi e con la propria esperienza, sul territorio lombardo è, forse, un'utopia ma penso che sia una strada percorribile se troverà amministratori un po' più illuminati di quelli che governano la nostra città.
Auguri di Buon Anno a tutte e a tutti |
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