I Fenici-1
Data: 5-12-2004 alle 14:10
Argomento: Arte e Sapere


Alla scoperta dei Fenici...

Cominciamo dal nome: Fenici viene da Phoinikes, usato da Omero. Deriva da phoin, che è un termine legato al colore rosso: o perché coloravano la stoffa di rosso (col sugo dei mitili, i famosi murici di Palazzeschi) o perché, come si autodefinivano, erano di carnagione rossastra.
I Fenici si autochiamavano Cananei, ed è questo il termine usato per essi nell’area Siro-Palestinese. Dove abitavano, peraltro:
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Da Ugarit ad Acco, passando per Biblo, Sidone e Tiro, essi risiedevano nelle propaggini dell’estremità meridionale della Siria, in Libano e in Galilea, in una zona non molto arabile, ma ricca di piante e con un clima eccellente.
Il nome di Cartaginesi è improprio, Cartagine era una colonia africana dei Fenici.
Di razza semitica e non camitica ( a differenza degli Egiziani), stando a Giustino e ad Erodoto lasciarono le coste del Golfo Persico per stabilirsi nella regione indicata a causa di un cataclisma: Tiro daterebbe al 2.800 a.c. Il primo viaggio fu dunque non solo via mare, al massimo sarebbero arrivati ad Aqaba e poi via a piedi.
Le vicende storiche vedono i Fenici relazionarsi con gli Egiziani, poi sottomettersi dal IX sec a.c. via via agli Assiri, ai Babilonesi e nel 527 a.c. al re persiano Cambise.
Successivamente il paese subì l’influenza ellenistica e si arrese ai Romani nel 69 a.c. insieme alla Siria.
Il governo era esercitato da un re, con una regina dotata di poteri di reggenza. A Tiro, nel VI secolo a.c. il governo era espresso da 2 magistrati eletti , i sufeti (avete letto Salammbo?), eletti dal popolo con un mandato annuo.
Particolarmente interessante la questione dell’invenzione dell’alfabeto, così come lo conosciamo noi, con accoppiata una scrittura lineare: Erodoto e Plinio il Vecchio ne fanno risalire l’invenzione ai Fenici, Diodoro Siculo lo ascrive inizialmente ai Cretesi e alla civiltà Minoica: fatto sta che i Fenici nel II millennio a.c. disponevano di 2 scritture (a Biblo, pensate un po’) di cui una indecifrabile. L’alfabeto, composto da 100 segni, non aveva vocali, come l’ebraico: venisse dai Fenici l’idea del libro, trasmessa agli Ebrei che sono sempre stati noti come il “Popolo del libro”, cioè un popolo che non si basava solo sulla tradizione orale, fonte di corruzione della storia?
I loro mestieri: tingere la tela con la porpora (Tiro e Mozia), costruire (anche il Tempio di Salomone fu costruito dai Sidonii), l’arte vetraria.
Dal punto di vista bellico, hanno inventato le triremi (con 80 e più rematori e tre comandanti, uno per ogni ordine di rematori); i primi reperti di armi per la fanteria, spesso mercenaria, si trovano nelle tombe del VI secolo a.c. in Sardegna.
La religione era inizialmente monoteista, col solo Baal, contrappesato poi da una divinità femminile (Astarte), in similitudine agli dei primari Egizi, Iside ed Osiride. A Moloch, se lo si vuol credere, pare fossero fatti sacrifici umani di bambini, ma solo in caso di estrema difficoltà (pestilenza, carestia): da provare. Poi, si aggiunsero altre divinita', fra cui Tanit. Poco sappiamo.
Vi lascio con un paio di immagini di Cartagine, la grande colonia:
-l’acropoli di Byrsa
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-l’elegante quartiere di Megera, con case a tre piani
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I Fenici probabilmente arrivarono in America prima di tutti i mistificatori (vikinghi e genovesi) :)))
Dei loro viaggi, parleremo alla prossima.alberto


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