ROSENSTRASSE - ANTEPRIMA
Data: 18-02-2004 alle 14:49
Argomento: Arte e Sapere


Le donne che sconfissero Hitler, potrebbe essere il sottotitolo di questo nuovo film della Von Trotta.
Un racconto che finalmente risponde alla domanda inquietante che mi sono posta fin dalla giovinezza quando iniziai a conoscere la nostra storia e quella degli ebrei.
Una domanda che mi ha tormentata per anni, non riuscivo a capire come mai nessuno si era ribellato nella maniera propria del film: disubbidendo, non accettando una legge del governo, in difesa anche dei propri interessi, affetti.


Rosenstrasse

Origine
Germania/Olanda 2003

Regia
Margarethe von Trotta
Soggetto
Margarethe von Trotta
Sceneggiatura
Margarethe von Trotta
Pamela Katz

Interpreti
Katjia Riemann
Maria Schrader
Jürgen Vogel

Durata
136’


Le donne che sconfissero Hitler, potrebbe essere il sottotitolo di questo nuovo film della Von Trotta.
Un racconto che finalmente risponde alla domanda inquietante che mi sono posta fin dalla giovinezza quando iniziai a conoscere la nostra storia e quella degli ebrei.
Una domanda che mi ha tormentata per anni, non riuscivo a capire come mai nessuno si era ribellato nella maniera propria del film: disubbidendo, non accettando una legge del governo, in difesa anche dei propri interessi, affetti.
La regista venne a conoscenza di questo episodio nel 1993, quando durante il 50° anniversario venne trasmesso alla Televisione tedesca il Documentario “Resistenza in Rosenstrasse” di Daniela Schmidt e prodotto da Arte. Inizia così l’amicizia tra le due registe e i testimoni intervistati nel documentario.
La strada per realizzare il film è stata molto faticosa, ma il risultato è molto bello e pieno di significato.
E’ uscito da poco anche un libro che parla dettagliatamente di questo episodio: “Le donne che sconfissero Hitler” di Nina Schroder ed. Pratiche (in vendita alla Libreria delle Donne – via P.Calvi, 29).
Tornando al film che è bello da vedere per l’ottima fotografia, non è lento sebbene ti obblighi a stare seduta per 124 minuti, ha la particolarità che è certamente un film sulla “memoria” ma è soprattutto un film d’amore, quell’amore che nonostante tutto sopravvive alle nefandezze umane.
Mi riconcilia con la mia inquietitudine d’allora incamerare nei miei ricordi questo “fatto storico”, mi concilia il mio desiderio di lotta politica e bisogno di rispettare le differenze e mi da coraggio (oggi che ormai è diventato una emozione e un pensiero molto molto rari) ricordare che QUELLE DONNE ARIANE non hanno avuto paura di difendere la propria necessità e fedeltà nei confronti dei loro mariti ebrei. LORO non hanno avuto paura (mentre gli uomini ariani, le loro mogli le hanno abbandonate, le hanno lasciate portare nei campi di concentramento, divorziando come richiesto dalla legge e defilandosi).
Il film percorre questi eventi e finisce con la riconciliazione possibile oggi. Salutare all’anima la battuta di mani scelta come scena finale.
Ovviamente bravi gli attori, e affettuosamente ho rivisto l’attrice amata molto da Margarethe von Trotta e sempre presente nei suoi film fin dagli anni ’70, qui nelle vesti di Ruth, che sarebbe poi la piccola bimba filo conduttore di tutta la storia, passata e presente.

Un film da vedere!

Un salutissimo

Laura




Recensione del nuovo film di Margarethe von Trotta.



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