Incontro ravvicinato
Data: 30-08-2010 alle 09:42
Argomento: Palazzo Dello Sport


Mi ero immerso con l'autorespiratore ad ossigeno, a circa 6-7 metri di profondità, nel lago d'Orta...

Mi ero immerso con l'autorespiratore ad ossigeno, a circa 6-7 metri di profondità, nel lago d'Orta.
Attorno a me molti rami portati dai temporali.
Sfruttando il fatto che l'ARO non faceva bolle, mi divertivo a cercare i gamberetti nascosti tra i rami quando, a circa 5 metri da me, ho visto un grosso Luccio (circa 1 metro) dai colori stupendi; era fermo davanti a me immobile e mi stava fissando.
Io me ne stavo fermo per non farlo scappare, sfruttando la silenziosità del mio apparecchio
Dopo qualche secondo, il Luccio ha preso ad avvicinarsi fino a fermarsi a non più di 50 cm dal mio viso.
Non vi nascondo che il timore che mi desse un morso era abbastanza forte, comunque non mi sono mosso stringendo con più forza i rami ai quali ero aggrappato.
Ci siamo scrutati per diversi secondi (a me sono parsi un'eternità) poi, con molta calma, il Luccio ha ripreso il suo percorso passandomi sopra la spalla per buttarsi in mezzo al canneto vicino.
Ho visto numerosi pesci da vicino, ma mai così da vicino come quel Luccio; un incontro davvero fantastico sia per le dimensioni del mio amico che per suoi colori.
Il lago d'Orta, però, non è sempre stato in buona salute come lo troviamo oggi; fino a qualche anno fa, infatti,era considerato il lago più inquinato d'Italia.
L’inquinamento del lago d’Orta ha avuto inizio nel 1926 con gli scarichi di solfati di rame e ammonio di una industria tessile per la produzione del rayon, a questo, si sono aggiunti i metalli scaricati da numerose elettrogalvaniche della zona che accentuano l’acidificazione del lago.
Finalmente, nel periodo tra il 1989 e il 1990 vennero effettuate operazioni di risanamento progettate dall’Istituto Italiano di Idrobiologia.
Per accelerare il recupero del lago si effettuò un intervento di liming, cioè di neutralizzazione dell’acidità presente mediante l’aggiunta di 15.000 tonnellate di carbonato di calcio
A distanza di 8 anni dall’intervento di liming la situazione del Lago d’Orta risulta enormemente migliorata ed avviata verso condizioni di assoluta normalità.
Anche la pesca sportiva ha ripreso la sua attività, dopo anni di interruzione.
Migliorate le condizioni ambientali e la ricostruzione della catena alimentare, sono stati effettuati diversi ripopolamenti con specie pelagiche particolarmente pregiate quali la trota,il salmerino, il pesce persico reale e il cavedano, la carpa, la tinca, l’anguilla e il luccio
Oggi sono presenti nel lago d’Orta anche due Diving frequentati da numerosi subacquei; a mio avviso, però, le immersioni più belle sono quelle vicino ai canneti (a circa 5-6 metri di profondità) dove anche in apnea è possibile avvistare pesci bellissimi e, se si è fortunati come lo sono stato io, anche il predatore per eccellenza: il luccio.




Roby
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roberto.demergazzi@rcm.inet.it







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