Storiella urbana vera
Data: 30-05-2007 alle 09:08
Argomento: Rete Cittadini Milano


Aveva fatto un’operazione scientifica: forse nel timore che potesse rimanere...

Aveva fatto un’operazione scientifica: forse nel timore che potesse rimanere intoccata fino alla prossima pulizia della piattaforma, aveva portato la santa bestiola a fare la sua cacchina proprio fra due automobili – messe a lisca di pesce –, in esatta corrispondenza delle portiere. In questo i padroni di cani sono precisi. Poi la pioggia ha fatto il resto provocando la caduta di foglie e pollini dagli alberi. Così la sacra cacchetta è stata coperta: una merdina piccola, fetente e pressoché invisibile. Contento della buona colazione, del benessere fisico e dell’aria straordinariamente pulita grazie alla pioggia, ho abbassato la guardia per un momento ed è arrivata subito la punizione: entrato in macchina ho sentito il tanfo caratteristico e ho visto lo scaghizzo sul tappetino.
Mi è venuto su un enorme lamento, non ho neppure mandato una maledizione – che sarebbe stata sacrosanta! – all’ignoto lercio sozzone. Ho tirato su il tappetino, ho chiuso l’auto e sono tornato verso casa. Sul portone ho trovato la custode Doralice, una bella ragazza brasiliana con un grande sorriso ma spesso triste perché lontana dal suo bambino rimasto coi nonni. Guarda che roba, le ho detto, posso usare la pompa dell’acqua in cortile? Mi sono messo a lavare il tappetino e lei mi ha portato uno spruzzatore di sapone e poi si è messa a spingere l’acqua nel tombino con una scopa. Ci siamo guardati per un momento: GRAAANGI FORTIUNA, ha detto e si è messa a ridere. Così ho finito per ridere anch’io. Alla faccia di quel merdaiolo.

Alessandro







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