Parco delle Cave: partecipa alla petizione on-line
Data: 3-11-2006 alle 17:06
Argomento: Rete Cittadini Milano


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Segue l'ultima news di www.comunalimilano2006.it
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Parco delle Cave: partecipa alla petizione on-line

E' on-line la "petizione per il Parco delle Cave", buona partecipazione!

Il 30/10/06 sono già state consegnate oltre 14.000 firme al protocollo del Sindaco di Milano.

Ricordiamo che nel forum "Linea Diretta con il Consiglio di Zona 7" è attiva anche la discussione "Parco delle Cave".

Il perchè di questa petizione...

Scaduta la convenzione con Italia Nostra per il Parco delle Cave, è di pubblico dominio la notizia che l'Amministrazione comunale voglia suddividere in più parti separate la sua gestione. Questo parco pubblico venne affidato dalla Giunta comunale a Italia Nostra nel 1997, dopo oltre 25 anni dall'istituzione e una storia di degrado, spaccio e prostituzione.
Ci rivolgiamo all'Amministrazione comunale e al Consiglio di Zona 7 perchè rifletta su questa decisione, che riteniamo dannosa per il Parco e per la Città; perdere una gestione unitaria significa perdere l'opportunità di continuare nell'opera intrapresa di trasformazione e di rilancio del Parco.

UN PO' DI STORIA
Nel 1996 il Parco si estende su 41 ettari (dei 135 programmati): le aree pubbliche sono solo parzialmente sistemate e i lavori realizzati (piantagioni area cascina Caldera) sono danneggiati e compromessi dalle ripetute occupazioni da parte di accampamenti di nomadi; le aree private sono in parte abbandonate e ricoperte da discariche, in parte agricole o utilizzate da circoli di pescatori e da attività di lavorazione di inerti.
Nel 1997, l'Amministrazione comunale affida le aree del Parco a Italia Nostra rilanciandone la realizzazione su nuove basi: acquisizione di tutte le aree programmate; adozione della metodologia innovativa utilizzata da Italia Nostra, già sperimentata nel Boscoincittà, per la cura e realizzazione del verde; gestione partecipata con le associazioni e i cittadini.
Nel 1998 le associazioni di volontariato storicamente radicate nell'area costituiscono il Comitato per la salvaguardia del Parco delle Cave per fronteggiare alcuni fatti di cronaca nera che evidenziano, nel Parco e nei quartieri adiacenti, una preoccupante escalation di violenza causata dallo spaccio di droga. Grazie a Italia Nostra le associazioni, interagendo con le istituzioni, sviluppano numerose iniziative per sconfiggere questa calamità e per coinvolgere la gente nella conoscenza del territorio. Cittadinanza e scuole aderiscono con entusiasmo dimostrando una saldatura con il Parco che finalmente riprende il percorso della realizzazione, mantenendo una stretta collaborazione con le associazioni locali.
Nel 2006, la situazione è la seguente:
- il Parco si estende per 120 ettari di proprietà pubblica, sistemati e quotidianamente mantenuti
- continuano piantagioni, realizzazioni di manufatti in legno e campagne di raccolta e sgombero dei rifiuti con il concorso del volontariato e delle associazioni locali e cittadine, ma anche di scuole e associazioni giovanili provenienti da ogni parte del mondo
- sono pronti o in fase finale di approntamento diversi progetti preliminari
- sono stati ultimati lavori straordinari per la sistemazione delle aree perimetrali del Parco, in precedenza interessate da discariche, orti spontanei, abbandono diffuso
- recentemente il Parco delle Cave ha ottenuto il riconoscimento internazionale come "Tesoro del mondo" degli amici dell'Unesco per la pratica innovativa di cura del verde attraverso l'attivazione della cittadinanza.

Senza una gestione unitaria vengono minate le fondamenta del progetto in corso di sviluppo del Parco. Non si comprendono i motivi per cui uno dei ‘gioielli' di Milano, che ha costituito un importante risultato dell'Amministrazione, debba essere frammentato, rompendo un equilibrio ormai consolidato.
Il Comitato delle Associazioni per la Salvaguardia del Parco delle Cave intende battersi con tutti i mezzi per difendere la qualità e l'unità di questo territorio, conquistato con enormi sacrifici insieme alla gente ed esclusivamente nell'interesse della Città. Il Comitato quindi chiede:

    - di confermare il modello di gestione che ha prodotto risultati di qualità evidenti a tutti, rinnovando l'affidamento della convenzione con le stesse modalità del decennio trascorso
    - di garantire la prosecuzione del modello che ha consentito la partecipazione dei cittadini e di numerose Associazioni, non solo zonali, nella costruzione del Parco
    - di confermare la presenza e il ruolo delle Associazioni insediate nel Parco e dell'attività agricola, nel quadro unitario dello sviluppo dei servizi forniti ai cittadini
    - la presentazione pubblica dei progetti di rilancio del Parco che giacciono da diverso tempo nei cassetti dell'Amministrazione comunale.

IL COMITATO DELLE ASSOCIAZIONI PER LA SALVAGUARDIA DEL PARCO DELLE CAVE
Associazione Amici Cascina Linterno - Associazione "Roberto Ronchi” - Associazione Unione Pescatori Cava Aurora - Associazione Vivere Baggio - Associazione Vivere Quinto - AVIS - Circolo ARCI "U.Brenna” - Comitato via Rossellini - Comitato via Cividale - Comitato vie Mar Nero /Nikolaievka - Comitato del Quartiere Valsesia - Gruppo Sommozzatori "GEOS” - "Il Gabbiano” - Italia Nostra Parco delle Cave - "Ovestmania”

Hanno già aderito alla petizione:
Legambiente Lombardia, Circolo Legambiente Milano-Ovest, Università degli Studi di Padova Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali, Federazione Italiana Amici della Bicicletta FIAB onlus, FIAB Ciclobby, Gruppo archeologico milanese, Ortisti Masone, Ortisti Parea, Contratto Mondiale per l'Acqua

Per contatto: comitato.cave@yahoo.it cell.: 3285984501

SI CHIEDE CHE IL PRESENTE DOCUMENTO VENGA DEPOSITATO FRA GLI ATTI DELLA SEDUTA


Buona partecipazione alla "petizione per il Parco delle Cave"!
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Corrado Angione su venerdì 20 ottobre 2006 alle 14.56 +0000 ha scritto:
Sono state depositate questa mattina al protocollo del Sindaco di Milano le prime 3528 firme in calce alla petizione del comitato di salvaguardia del Parco del Cave.
La raccolta continuerà fino al 25 ottobre.

Il Parco delle Cave è frutto di un modello riuscito di conduzione e proprio per questo non si vedono le ragioni per cui non dovrebbe essere confermato. Chiediamo che nel Parco delle Cave continuino ad esserci una regia e una conduzione unitaria, che solo il concessionario unico può garantire, attraverso una presenza quotidiana, così come è avvenuto in questi anni. Chiediamo quindi che l’Amministrazione Comunale prosegua sulla  strada già intrapresa con successo di partecipazione ed educazione
ambientale dei cittadini, delle scuole, dei comitati e delle associazioni, nell’interesse generale della città. Chiediamo altresì di evitare una frammentazione della gestione del parco che sarebbe dannosa e avrebbe come unico risultato di abbassare l’alto livello di qualità
fin qui raggiunto.

Il comitato di salvaguardia del parco delle cave


Corrado Angione su lunedì 9 ottobre 2006 alle 17.18 +0000 ha scritto:
E' pubblica la notizia secondo cui l'Amministrazione non voglia rinnovare con le stesse modalità la convenzione novennale con Italia Nostra per la costruzione del Parco delle Cave, scaduta a dicembre 2005.
Stona il fatto che tutti riconoscano la qualità dei risultati raggiunti, e che anzichè confermare il modello che li ha consentiti lo si voglia modificare proprio nelle sue parti sostanziali.
L'ipotesi è che il Comune stipuli più convenzioni distinte con diversi operatori: associazioni e azienda agricola, minando la visione d'insieme di studio, progettazione e realizzazione dei 135 ha del parco, inserito in uno dei più interessanti sistemi del verde a ovest di Milano.
Eppure fu questa una decisione presa dall'ultima giunta Formentini, confermata dalle ultime amministrazioni di centro destra e condivisa dall'opposizione.
Un modello dinamico di gestione partecipata con numerosissime associazioni e cittadini, ricevendo riconoscimenti internazionali, compreso quello di "Tesoro del Mondo" degli amici dell'Unesco.
I motivi per cui si cambia non sono ancora chiari del tutto.
Sarebbe stato auspicabile che prima di cambiare si facesse una valutazione del lavoro svolto prima di decidere se e dove intervenire.
Siamo ancora in tempo, se si fa sentire la voce dell'opinione pubblica e se l'interesse generale prevale sul particolare.

C. Ang.









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