Gli sguardi fanno parte di quella categoria di cose che passa sotto la voce di "dialogo". Un dialogo, in questo caso, silenzioso che non si basa sulle parole ma sull'intensità che spesso si accompagna a quei segnali del corpo che, volontari e non, possono anche cambiare la vita di una persona.

Di recente mi è capitato di riflettere sulla sensazione datami dallo sguardo di una donna per me speciale.

Mi son trovato così, a rendermi conto, di quanto il detto "gli occhi sono lo specchio dell'anima" si basi sull'esperienza circa le  forti sensazioni che uno sguardo, "quello sguardo" può provocare.

Molte volte ci troviamo a vedere e sicuramente molte volte siamo visti. Ci sono però dei momenti in cui ci rendiamo conto di essere guardati e di guardare a nostra volta. In quei momenti lo sguardo che incontra lo sguardo trasmette pensieri, sensazioni, desideri la cui intensità può, talvolta, dare le vertigini. Si tratta di un momento fra quelli rari ma, a mio avviso, di uno di quei momenti che con difficoltà si dimenticheranno specie se ci si rende conto di avere gli stessi pensieri, sensazioni, desideri dell'altra e ci si rende conto che anche l'altra ha capito di essere stata capita. E' il momento della sintonia ma anche della decisione ed è forse quello il momento in cui si prova una vertigine fatta di totale attrazione non solo verso la persona fisica ma anche verso quella spirituale.

Senti che in quel momento sei entrato in una dimensione non più limitata a quella che abitualmente frequentiamo ma spalancata su qualcosa che si basa su valori ed istinti eterni, astratti, inspiegabili e soprattutto incontrollabili.

Ricordo una volta di aver visto un film in cui l'aver incontrato uno sguardo, "quello sguardo" viene spiegato attraverso l'inizio di un viaggio improvviso verso le  diverse dimensioni a cui può essere associata la parola universo. Il mondo che ti si spalanca è quello che riesce ad essere percepito solo dall'irrazionalità e quindi dalla rinuncia a cercare o a trovare spiegazioni.

Ciao