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Come distruggere un'oasi di verde urbano meravigliosa.
Scritto e pubblicato da Oliverio Gentile il 26-01-2008 alle 09:01
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Dalla discussione "il cemento incombe sul Parco delle Cave" della "Linea Diretta con il Consiglio di Zona 7" di www.partecipaMi.it, riporto:

Come distruggere un'oasi di verde urbano meravigliosa.

Come distruggere un dei rarissimi Tesoro del Mondo milanese: un'oasi di verde urbano meravigliosa, esempio unico milanese di ambiente naturalistico che unisce storia, habitat, fauna stanziale e migratoria assieme alla fruizione pubblica?
Semplice.
Parrebbe sia sufficiente progettare un quartiere con il massimo indice di edificabilita' (quello che si da' in un'area degradata e isolata da ogni contesto naturalistico) non importa se e' incuneato per tre lati su quattro nell'oasi naturalistica del Parco delle Cave, non importa se oltre la meta' dell'area (oggettivamente ex-industriale dismessa, anche se non invasiva, poiche' nascosta dalla vegetazione) e' verde di antica data: la formuletta vincente e' spartirlo in modo trasversale ed equo, esattamente meta' in edilizia convenzionata (coperativa) e l'altra meta' in edilizia privata.
Con questo sistema si zittiscono tutti, ambientalisti di facciata compresi, che magari spostano le loro invettive (e relativi mass media, quindi l'opinione pubblica) su innocue villette dalla parte opposta in costruzione al posto di capannoni dimessi, oppure su un quartiere di prossima edificazione, a Calchi Taeggi, in un'area fatiscente e densa di rifiuti tossici di antica data, nella distante Lorenteggio...
Si tratta del PII Marchesi Taggia, ora denominato ufficialmente "PII PARCO DELLE CAVE", termine contradditorio poiché un PII (Programma Integrato) nasce per bonificare un ambiente degradato e NON per sostituirsi a spazi di verde.
Ricordo questi dati (che vorremmo smentiti) tratti dal progetto planivolumetrico approvato a Palazzo Marino appena prima delle elezioni comunali:
- il PII Marchesi Taggia e' a poche decine di metri, anzi e' a ridosso dell'oasi naturalistica e quasi interamente dentro la fascia di rispetto dei 300 metri dalle cave sorgive Casati e Ongari Cerutti
- l’enorme volumetria della cementificazione (112.000 mcubi) ha il massimo indice di edificabilita'
- la costruzione dei due primi lotti B1 e B2 ha 'sacrificato' (nel silenzio assordante dei cosiddetti amici del verde) l'antico bosco del Marcionino
( http://www.partecipami.it/?q=node/3003/2624&single=1 )
- saranno sacrificate altre aree verdi gia' pubbliche (il 20%, cioe' 12.000mq sono gia' PATRIMONIO PUBBLICO e NON PRIVATO) come il percorso "storico" presente sulle mappe del Catasto Teresiano del 1722: il sentiero alberato che costeggia l'alveo dell'antico fontanile Marcionino, quello legato alle miracolose guarigioni del Pret de Ratana', al secolo don Giuseppe Gervasini.
Queste le dimensioni del PII PARCO DELLE CAVE:
- palazzoni alti fino a 28,5 metri, equivalente all’altezza di 9 piani, in due comparti lunghi 125 metri, profondi 65 e con una sezione trasversale di 22, il doppio rispetto alle costruzioni del vicino quartiere
- un enorme parcheggio al centro
- traffico veicolare previsto di 1.000 auto giornaliere in un punto strategico per l'ecosistema del Parco delle Cave
- un centro commerciale alto 23,5 metri...
Riassumendo in dati freddi ma lampanti:
- 112.000 mcubi di cemento
- 400 appartamenti
- 1200 abitanti
- 1000 auto quotidiane (alla faccia dell'ecopass)
- un centro commerciale...
I lavori dell'enorme cantiere procedono alacremente nei lotti B1 e B2, mentre persiste il mistero che circonda il PII PARCO DELLE CAVE.
La Regione Lombardia aveva fissato paletti precisi, a suo tempo, cosi' come la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici, ma pare che in Italia passi di tutto, basta avere gli 'amici' giusti e anche se tutte le carte non sono corrette c'e' sempre qualcuno disposto a chiudere uno o due occhi.
Parrebbe che tutta questa strana e misteriosa edificazione non debba essere divulgata... a differenza del PII Calchi Taeggi di cui si sono pubblicamente visionati progetti tridimensionali e modelli inseriti nel contesto urbanistico.
Si accettano consigli e commenti che chiariscano questa vicenda e diano ossigeno.
Massimo de Rigo

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